La chiave per aprire la scatola dei sogni di un bambino è sempre molto leggera. Mentre i parchi divertimento moderni costruiscono costose esperienze chi ha poche risorse ma molta fantasia sa come creare un mondo dal nulla.
Lunghezza: 2 Km A/R (molto meno per il fiume)
Dislivelllo: 80 mt
Tempo di percorrenza: 1 ore
Difficoltà: facile (da 5 anni)
Posizione: Parco Nazionale Foreste Casentinesi
Il gioco sta nel suggerire il sogno, il resto ce lo metteranno i bambini con la loro immensa fantasia che trasforma l’improbabile in possibile, il desiderio in realtà: il loro occhio vede un oggetto in un bosco, fatto di materiali di recupero, legno, compensato e stoffa, ma poi invia un messaggio diverso dal nostro al cervello: “forse questo l’hanno fatto gli uomini, ma forse l’hanno fatto gli gnomi”.
Un sincero applauso ai creatori di questo tenero e magnifico sentiero che racconta la vita di questi indimenticati abitanti delle montagne della fantasia.
Il Sentiero degli Gnomi
Dove inizia il sentiero è chiaro: nel centro di Bagno di Romagna, al termine dei giardini pubblici, una coppia di Gnomi in legno dall’aspetto antico segnano la partenza del percorso che di qui scavalca il fiume e inizia a salire per la collina.
Inutile descriverlo, sarà la fantasia dei vostri bambini a farlo. Vi basti sapere che si tratta di un vero e proprio sentiero, anche se ben curato e sempre facile, adatto a bambini di tutte le età ma non ai passeggini. AI lati del percorso ci sono gli gnomi, naturalmente, e poi le loro casette, la scuola, la biblioteca, la miniera di oro e pietre preziose, persino la balera (ovvio, siamo in Romagna), tutte fatte con materiali semplici. A metà percorso una fresca sorgente è diventata la Fonte della Lunga Vita.
Una nota importante: il sentiero è sempre aperto e totalmente gratuito!
Giochi lungo il sentiero
Tappa obbligatoria per chi visita il Sentiero degli Gnomi è il magnifico sito internet, www.ilsentierodeglignomi.it. Qui si può trovare la mappa del percorso e leggere la bella storia dello Gnomo Bagnolo, che in un inverno freddo e nevoso (come quello appena passato) partì con i suoi amici animali alla ricerca delle magiche pietre del calore, che scaldano senza bruciare. Inoltre c’è un bellissimo gioco che consiste nel trovare i 14 magici indizi, tradurre le misteriose incisioni in antichi caratteri gnomeschi e ritirare un regalo presso l’ufficio informazione. Infine, ma non certo ultimo, si ricordino i bambini che all’inizio del percorso c’è l’ufficio postale degli Gnomi che aspetta solo di ricevere le lettere di chi vuole lasciare un pensiero agli amici del bosco.
Ma, parlando tra adulti: gli gnomi esistono?
Presso il comando provinciale di Forlì-Cesena del Corpo Forestale è depositato un dossier di verbali datati al 2001, di natura informativa, a proposito di due distinti avvistamenti di natura “gnomesca” avvenuti proprio in questo territorio.
Il primo fascicolo riporta la testimonianza di un uomo proveniente da Cesena che in pieno inverno stava raggiungendo insieme alla moglie la sua tenuta di montagna, ai bordi della vicina Foresta della Lama: costretto a fermarsi per montare le catene, scorse e fotografò una figura misteriosa, carponi sulla neve ai bordi della strada, che poi si dileguò nella foresta.
Nello stesso anno, all’interno del Parco dell’Armina, più o meno dove oggi sorge il sentiero degli Gnomi, una nota guida locale era intenta a bere da una fonte quando avvistò un omuncolo alto appena 25 centimetri; anche in questo secondo caso fu depositata una denuncia presso la Stazione del Corpo Forestale di Bagno di Romagna.
Aspetterei a dire che gli gnomi e i folletti davvero non esistono!