Le cale Civette, Violina e Martina alla Bandita di Scarlino

Le cale Civette, Violina e Martina alla Bandita di Scarlino

I forti venti da Ovest che soffiano in Inverno alzano possenti mareggiate che durano giorni e anche settimane, battendo le coste con onde alte anche quattro o cinque metri. Poi un giorno, con la rapidità con cui la tempesta era giunta, tutto si placa all’improvviso.

Lunghezza Lunghezza: 8 Km A/R
Dislivello Dislivelllo: 400 mt A/R
Tempo di percorrenzaTempo di percorrenza: 4 ore A/R
Difficoltà Difficoltà: facile (da 5 anni)
PosizionePosizione: Costa Tirrenica

Il mare ancora ribollente si colora al primo sole che filtra dalle nubi, le ampie alterne pennellate azzurre chiare e blu scure raccontano di un fondale sconvolto dai marosi. Onde lunghe dall’aspetto oceanico risalgono la costa lambendo alberi e relitti che onde ben più grandi hanno scaraventato sulla spiaggia nei giorni precedenti. Il cielo ora è blu e il mare è coperto da un mantello di vapori salmastri che impiegherà ore per dissiparsi.
Il mare d’inverno ha il fascino dei colori e dei silenzi.
Per la nostra gita abbiamo scelto come base Cala Civette, la più appartata tra le insenature della famosa costa rocciosa che separa il Puntone di Scarlino, vicino Follonica, da Punta Ala, lungo il Parco delle Bandite di Scarlino.
Più a Nord si apre la conosciutissima spiaggia di Cala Violina, così chiamata dal suono che si dice faccia la sabbia di questa spiaggia quando calpestata, e più a nord ancora Cala Martina, che vide Giuseppe Garibaldi negli avventurosi anni dei Mille.
Tutto intorno una rete di sentieri ben transitabili, sempre ciclabili e spesso percorribili con quattro ruote (passeggini e carrozzelle), che ne hanno fatto il paradiso della mountain bike non competitiva.

Il nostro percorso.
Il luogo di partenza più ovvio per le Bandite di Scarlino è il Puntone, a nord della Riserva; Altro punto strategico è il parcheggio per Cala Violina, di cui si vedono le indicazioni lungo la strada che collega il Puntone e Punta Ala: un breve sterrato conduce al parcheggio, a pagamento in estate, e da qui un sentiero percorribile anche in carrozzella o con passeggini, sia pure con una certa attenzione e qualche aiuto nelle discese e salite un po’ ripide.
Tuttavia noi siamo partiti dalla zona dei campeggi, dall’altro lato della Riserva: gli spazi per parcheggiare sono pochi e tollerati solo nel periodo invernale, ma questo è anche probabilmente l’accesso più pittoresco, oltre che il più vicino a Cala Civette.
Imboccato il sentiero si sale per un breve tratto seguendo le indicazioni per Cala Violina e lasciando sulla destra i segni del sentiero 1, che è la traccia principale che percorre l’interno della Riserva.
In breve si torna a scendere e lasciando il sentiero principale sulla sinistra si arriva alla romantica Cala Civette. Proseguendo invece lungo il sentiero principale si transita per Cala Violina per arrivare infine alla ghiaiosa Cala Martina.


Poco prima della Cala svetta il monumento a Garibaldi e ai patrioti che l’aiutarono.
Era il 1849 e il futuro eroe della nuova Italia stava fuggendo, braccato dagli Austriaci, con il cuore gonfio di dolore per la recente perdita dell’amata Anita. Cercando di raggiungere disperatamente il Piemonte attraverso l’Italia centrale finisce per passare l’Appennino ritrovandosi in Toscana, dove numerosi patrioti lo scortano da Nord a Sud, da Firenze a Scarlino. Qui, l’ultimo gruppo di questa lunga staffetta patriottica accompagna Garibaldi in grand segreto attraverso i boschi della Bandita fino alla spiaggia di cala Martina, dove l’Eroe e il suo fedele comandante Leggero si imbarcarono alla volta di Genova.

Scarica la traccia GPS

Il breve e facile sentiero diretto dal parcheggio a Cala Violina

Correlati

2 pensieri su “Le cale Civette, Violina e Martina alla Bandita di Scarlino

  1. Bellissimi luoghi, grazie per l’articolo!
    Segnalo che il link alla traccia gpx è errato

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.