Il sito di Trogna e San Leonardo, viaggio alle fiere radici degli Apuani

Il sito di Trogna e San Leonardo, viaggio alle fiere radici degli Apuani

Le genti delle Apuane coltivano con amore le loro memorie, anche le più remote, come le incisioni di Trogna e la festa di San Leonardo. Essi rinvengono sulle rocce le antichissime incisioni dei pennati, segni lasciati dai loro antenati a riprodurre lo strumento da taglio che non è mai mancato al fianco di chi si aggirava per questi boschi; ai loro occhi non sono resti archeologici ma tracce di un passato che sentono vivere dentro di loro.
Questo itinerario, semplice e adatto anche ai bambini più piccoli, porta al sito di Trogna, uno dei luoghi più facilmente raggiungibili dove è possibile osservare le incisioni rupestri. Ma in questo articolo racconterò una esperienza umana che deve essere cercata, perché si ripete una volta l’anno per la festa di San Leonardo, e per poche altre occasioni in cui le comunità di Cardoso e di Pruno si ritrovano.
Comunità orgogliose e indipendenti, come San Leonardo di Noblac appunto, il santo Merovingio invocato dall’Alto Medioevo come protettore e liberatore di coloro che sono carcerati ingiustamente.

Il sentiero verso i pennati
Cardoso è un avamposto umano posto appena prima che la Versilia di impenni verso le pareti calcaree del Monte Nona e le torri rocciose del Procinto e dei suoi Bimbi, sotto l’occhio vigile dell’arco di roccia del Monte Forato. Superato il paese si tiene la destra e dopo poche centinaia di metri in salita e un paio di curve la strada finisce. Da qui il sentiero sale verso destra e in breve raggiunge la “via dell’acqua”: è un acquedotto sul quale si può camminare; la pendenza è minima, giusto quanto basta per far scorrere l’acqua, dunque percorrerlo risulta semplice e comodo anche con bambini molto piccoli, a parte qualche minima attenzione dove il pendio a sinistra del sentiero è un po’ più ripido. Il tragitto fino alle rocce di Trogna è brevissimo, venti minuti a velocità bambino, e lungo il percorso si incontra sulla destra l’indicazione per il Santuario di San Leonardo.
Fermatevi a individuare i segni: alcuni si vedono molto bene, altri un po’ meno, ma bagnando la roccia diventeranno più visibili. CI sono numerosi pennati, alcuni isolati, altri incrociati tra di loro, e poi croci, buchi, altri segni misteriosi. Non incideteli ne’ rovinateli ma non c’è niente di male a ripassarli con un gessetto per individuarli meglio.

San Leonardo e la festa degli Apuani
Un tempo gli uomini dell’Alta Versilia salivano di notte fino a una grande spaccatura nelle rocce vicino alla cima della Pania; qui potevano riempire i loro sacchi con la neve che restava in queste fenditure fino a fine estate, per poi correre giù verso valle per quasi duemila metri di dislivello. La neve arrivava così alle spiagge e diventava granita e gelato per i ricchi villeggianti di Forte dei Marmi e Viareggio:in Versilia li chiamavano gli uomini della neve.
I nuovi uomini della neve sono instancabili conservatori delle tradizioni antiche e organizzatori di eventi, di cui la festa di San Leonardo è forse il più bello.
A fine primavera gli abitanti di Pruno e Cardoso salgono al santuario di San Leonardo per una festa davvero speciale.
Sotto grandi teli copri sole, giusto all’ingresso del santuario, si mangiano insieme i tordelli della tradizione lucchese e si finisce il pranzo con la granita fatta con la neve che gli uomini hanno riportato dalla Pania. La granita si serve in chiesa, perché non c’è confine tra la festa fuori e il santuario di San Leonardo dentro. Qualcuno suona richiami di montagna da un corno di muflone, o da una grande conchiglia, o dalle caratteristiche trombe fatte di corteccia di castagno arrotolata.
Ci sono famiglie e tanti bambini che si divertono sui poggi qui intorno; poi per loro ci sarà l’albero della cuccagna e il tiro alla fune.
Una festa dal sapore antico, dove di quando in quando qualcuno, con orgoglio, racconta di come quel luogo sia sacro a sempre, forse per quel raggio di sole che la mattina del solstizio d’inverno sfugge all Procinto e illumina solo questo piazzaletto e nient’altro in tutta la montagna.
Per tutte le informazioni bisogna fare riferimento al sito Facebook degli Uomini della Neve; è utile anche seguire il sito della magnifica associazione I Raggi di Belen, che ad esempio organizzano la bellissima festa del Solstizio d’Estate.

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