5 escursioni per bambini in Appennino con la neve

Finalmente è tempo di neve, un tempo per la verità sempre ma ormai sappiamo che qualcosa sta inesorabilmente cambiando anche nelle nostre stagioni. Molti di noi approfittano finalmente per lanciarsi sulle piste da sci. Ma forse, di fronte alla bianca distesa che ci circonda, ci potremmo domandare cosa si prova a camminare sopra quella candida coperta sotto cui riposa la natura, far parte di quel mondo bianco e silenzioso, circondati dalle tracce degli animali e dagli alberi carichi di neve. Camminare sulla neve non è banale e richiede una adeguata attrezzatura: vestiti caldi ma comodi, a volte ciaspole per non affondare, una bevanda calda nel termos tenuto nello zainetto, magari un paio di scaldamani di emergenza da infilare nei guanti o nelle scarpe.
Non è banale ma nemmeno difficile se si ha l’accortezza di scegliere un percorso adeguato alle possibilità del bambino, magari aiutandosi con uno slittino in cui voi, ovviamente, metterete la forza motrice.

 


in discesa lungo la forestale del Falterona
in discesa lungo la forestale del Falterona

In slittino sulla forestale del Borbotto (Monte Falterona)
Il versante fiorentino del Monte Falterona è poco frequentato e selvaggio: sui sentieri che salgono da Castagno d’Andrea le impronte di cinghiali, volpi, lupi, daini e lepri sono più numerose di quelle degli esseri umani.
Sulle faggete innevate, sugli alberi cristallizzati dalla galaverna che si appiccica ai rami rendendoli simili a fragili sculture di cristallo, sui prati innevati solcati dalle piste di animali, incombe la mole scura e arcigna del Monte Acuto. Qui corre una lunga strada forestale che, quando coperta di neve fresca, è percorsa solo da scialpinisti e ciaspolatori. Da qui si accede alle magnifiche foreste innevate e quanto al ritorno non ci sono dubbi: 4 Km di discesa da fare in slittino. Continua a scoprire…

 

 

 

 

 

 


Madonna dell'Acero in inverno
Madonna dell’Acero in inverno

Dalla Madonna dell’Acero alle Cascate del Dardagna (Corno alle Scale)
Il Corno alle Scale è ben noto per i suoi impianti sciistici, tra i più grandi dell’Appennino Settentrionale, e sono decisamente affollati nei fine settimana di neve. Poco più sotto c’è un’oasi di pace nel bosco, un comodo sentiero che segue una strada forestale e che, partendo dal pittoresco eremo della Madonna dell’Acero, si inoltra nel fitto della foresta scendendo fino alle Cascate del Dardagna, belle in tutte le stagioni ma ancora più affascinanti in inverno, quando si ornano di corone di stallattiti di ghiaccio. Continua a scoprire…

 

 

 


Lago Baccio ghiacciato
Lago Baccio ghiacciato

Il lago Baccio d’inverno (Monte Giovo)
Il lago Baccio è un bellissimo laghetto di montagna chiuso in una corona di vette selvagge e di parti scoscese e ghiacciate. Il piccolo lago è facilmente raggiungibile grazie a una strada forestale, frequentata d’inverno da ciaspolatori, che sale dal Lago Santo e dal Rifugio Vittoria; ma ciò non toglie nulla alla selvaggia bellezza di questo laghetto quasi alpino che d’Inverno gela completamente trasformandosi in un bianco specchio argentato. Al ritorno, infine, lo storico gestore del Rifugio Vittoria ci attenderà con torta e tisane, per chiudere la splendida giornata con un po’ di gioia anche per il nostro stomaco. Continua a scoprire…

 

 

 

 


Sul crinale verso Monte Falco

La via più breve al crinale (Appennino Romagnolo)
La strada forestale che porta ai prati della Burraia è la via più breve al crinale dell’Appennino Romagnolo che, nonostante le quote non elevate, vede spesso gli accumuli di neve più elevati grazie alla sua magnifica posizione, quasi a dare il benvenuto ai venti freddi che scendono dai Balcani. Il percorso è breve e decisamente adatto alle prime esperienze con le ciaspole, la foresta di faggi si chiude sul sentiero creando quasi una galleria bianca che sembra aprirsi al nostro passaggio. Qui si trova anche un rifugio, il Città di Forlì, purtroppo chiuso per mancanza di gestori dal 2019 fino ad oggi. Continua a scoprire…

 

 

 

 

 


In slittino intorno al bivacco
In slittino intorno al bivacco

Il bivacco Soglio a Vallombrosa
La Secchieta è la propaggine più settentrionale del Pratomagno, la montagna dei fiorentini. Non è tanto alta e per la verità nemmeno tanto esposta ai venti nevosi, ma proprio per questo è una scelta facile quando il resto dell’Appennino è battuto da intense nevicate e diventa irraggiungibile. In verità è il monastero di Vallombrosa e tutta la foresta che lo circonda ad essere una ottima scelta, ma il Bivacco Soglio, non troppo conosciuto e un po’ distante dalle strade principali, è una ottima alternativa ai luoghi più affollati. Inoltre il bivacco offre il premio finale di un piccolo ristoro, al caldo di un fuoco acceso e nell’intimità di una piccola casetta in legno e pietra.  Continua a scoprire…