Un ardito bivacco nella selvaggia Val Salotto, sfidando il lockdown

Un ardito bivacco nella selvaggia Val Salotto, sfidando il lockdown

Ci sono salite più difficili di altre, quando il sentiero è noioso e accidentato, la vetta sembra comparire continuamente dopo la prossima svolta, dietro al prossimo crinale, ma invece non compare mai, e la salita continua.

Lunghezza Lunghezza: quanto dice la fantasia 
Dislivello Dislivelllo: 0 mt
Tempo di percorrenzaTempo di percorrenza: ore o giorni
Difficoltà Difficoltà: per grandi alpinisti (da 0 anni)
PosizionePosizione: Ovunque

Per questo tipo di salite non c’è niente che possa allenarci e non esiste una guida che insegni a prepararsi. Questo è il racconto di un bivacco in una zona selvaggia e incontaminata, una delle mille possibili soste che si possono fare in una lunga salita come quella del lockdown del 2020.
Scopriremo che la regione è spesso tempestata da pioggia e tuoni e una tenda può essere un valido aiuto per sopravvivere al tempo inclemente.
In cambio di tanta ingenerosa fatica queste remote montagne sanno regalare magiche atmosfere e incontri ravvicinati con gli animali più selvatici e morbidi che si possano immaginare.

Il bivacco
Per il bivacco è stata scelta una zona pianeggiante all’interno del circo glaciale del Salotto. Non avendo portato con noi la superclassica vecchia tenda Ferrino abbiamo deciso di usare alcune lenzuola prima che fossero messe in lavatrice, mentre i paletti in duralluminio sono stati sostituiti dalle sedie di casa.
Poco fuori dal bivacco, in prossimità del sentiero verde erba che arriva al luogo del bivacco, è stato montato un piccolo focolare che, come spesso accade, non ha mancato di attirare varia fauna selvatica.

Pomeriggio e notte in bivacco
Al tramonto si è scatenato un violento temporale, di cui udivamo solo il rumore dell’acqua che scorreva e il brontolio continuo dei tuoni: la tempesta proveniva da Spotify e questo ha reso più semplice la gestione del maltempo (è stato infatti sufficiente attivare “suoni di campagna d’estate” per farlo cessare).
Il temporale è stato dunque breve e abbiamo approfittato per mangiare qualcosa in tenda (una merenda!)
Al calare della sera abbiamo acceso i fuochi (con le dovute cautele) e goduto della calda atmosfera che ci circondava

La mappa qui sotto non è rappresentativa del luogo: la valle selvaggia si trova ovunque vogliate

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